Qualche anno fa, per pura coincidenza, due nostri clienti ci hanno chiesto una formazione specifica per trasfertisti e rischi collegati.
Noi abbiamo inizialmente rifiutato, dicendoci: “cosa possiamo insegnare noi, che al massimo trascorriamo all’estero dieci giorni l’anno, a persone che sono costantemente in giro per gli aeroporti?”
Abbiamo comunque deciso di condurre una serie di interviste, alla fine saranno 45, con persone che noi consideriamo “grandi viaggiatori”: cioè coloro che trascorrono in trasferta per lavoro almeno 60 giorni ogni anno, chiedendo loro se e come si fossero trovati in situazioni di rischio o di pericolo.
I dati raccolti hanno portato racconti relativi a 138 situazioni, tutte legate al viaggio e ai luoghi e non al lavoro propriamente detto, vissute dai nostri intervistati in più di 73.000 giorni complessivi di viaggio.
Da queste è nato il corso “TRAVEL SECURITY”: una formazione per trasfertisti che mettesse i partecipanti nelle condizioni di sapere in anticipo, per ogni rischio incontrato, quale fosse la decisione “giusta” da prendere, limitando il più possibile il cosiddetto “tempo di pre-movimento”: quello ciò che passa dalla consapevolezza di un rischio al mettere in atto il comportamento più adeguato per fronteggiarlo.
La nostra formazione per trasfertisti insegna a:
- Prendere rapidamente una decisione
- Saper riconoscere chi mente per manipolarci
- Gestire le situazioni di concussione (richieste illecite di denaro per risolvere situazioni legali o amministrative)
- Minimizzare le conseguenze di una rapina
- Individuare potenziali aggressori
- Gestire le situazioni legate agli “active shooter” (USA)
- Prevenire i rischi legati alla folla (schiacciamento, crowd collapse)
- Limitare i danni in un incidente aereo
- Guadagnare la sicurezza in caso di incendio
- Tutelarsi durante gli eventi sismici
- Adottare il comportamento migliore in caso di rapimento
- Conoscere i principali errori comunicativi e di comportamento legati ai diversi contesti culturali (Cina, Sud America, Paesi Arabi).
Ogni edizione del nostro corso costituisce anche luogo di condivisione e di apprendimento, in quanto i partecipanti, se già esperti, sono sollecitati a condividere reciprocamente racconti ed esperienze.
Il commento più frequente alla conclusione dell’unità formativa è: “Finalmente qualcosa di nuovo!”